Un pò sadico come titolo, ma vi spiego subito; ognuno di noi conosce persone con le loro varie sfaccettature caratteriali: il timido, l'estroverso, il vittimista, il fatalista, l'orgoglioso, il combattivo ecc....
Ovvio che ogni essere umano include varie caratteristiche, ma diciamo, che in alcune spicca rispetto alle altre. E' il caso di un mio amico che conosco da qualche anno. Non è il caso da parte mia di giudicarlo, ma voglio semplicemente descrivere un pò la sua personalità principale che definirei come un misto di un vittimismo che si va ad aggiungere ad un soggetto molto depresso.
Anche se io in fondo sento che è un ragazzo in gamba, quando era fidanzato (storia di lungo corso poi finita male) era molto energico e attivo. Appena ha finito la storia con la sua ex è crollato in una sorta di depressione latente.
Da allora si sente lo "sfigato" di turno, e pensa che sia solo lui lo sfortunato a cui tutto va male. Ovviamente non è cosi, tutti abbiamo gli alti e bassi nella nostra vita, tutti andiamo incontro alla malattia, al disagio, alla cosiddetta "sfortuna". Nessuno escluso. Nemmeno Berlusconi.
Non nascondo che in passato anche io mi sia sentito cosi, forse anche in un recente passato, non capivo perchè sempre e solo io dovevo star male, perchè la mia salute vacillava sempre, e in fondo, quando ti ci trovi dentro non è nemmeno facile essere consapevoli del momento. Quindi da un punto di vista lo capisco.
La vita non è semplice, ma non è nemmeno difficile, semplicemente è vita. Non è buona, non è cattiva. E' vita. Dobbiamo cercare di non lasciarci travolgere dagli eventi, di non subirli, ma di accettarli e poi agire cercando di raggiungere di nuovo la serenità che meritiamo. Parlo per me, parlo per lui, parlo per tutti noi. Siamo tutti nella stessa barca. E anche chi vi parla non è immune da debolezze, siamo tutti essere umani, forti e deboli, capaci e incapaci, felici e tristi. Una macchina imperfetta nella sua bellezza.
Da non confondere con "Vita da single" come usualmente si dice, in genere una persona resta a casa con i suoi genitori fino a che non si sposa. Almeno al sud, dalle mie parti funziona cosi. Io invece ad un certo punto ho deciso di affittarmi un monolocale in cui organizzare la mia vita, da solo. Non è stata una costrizione, ma una scelta. Quindi sono andato a vivere da solo. In realtà sono solo 6 giorni quindi non posso certo insegnare a nessuno come si fa. Però posso dare le mie prime impressioni: mi è capitato iniziare proprio nella settimana in cui avevo le ferie di lavoro quindi ho da subito avuto molto tempo libero. E in alcuni frangenti mi sono accorto come non avessi molte cose da fare. I classici momenti vuoti e io non amo particolarmente stare davanti la tv. Con il tempo forse troverò il modo di conciliare queste esigenze. Sapevo che non era facile, la solitudine è ovvio che la si sente. Ma ti accorgi fin da subito che in "certe" situazioni devi cavartela da solo e non ci sono più i genitori a rimediare. Questo può essere un pro e un contro. Ovvio che si è esposti a situazioni nuove, ma il punto a favore che inevitabilmente sono situazioni in cui si cresce. Ed ecco che inizia l'avventura.....
Ci può essere libertà dalla paura solo dove c'è conoscenza di sè Per conoscere se stessi, è necessaria la consapevolezza, la prontezza di una mente libera da ogni credenza, da ogni idealizzazione, perché credenze e ideali sono come un'ombra colorata che distorce la vera percezione. Se volete conoscere ciò che siete, non potete immaginare, o coltivare, l'illusione di qualcosa che non siete.
L'amore non conosce fusione nè diffusione, non è personale nè impersonale: è uno stato dell'essere irrangiungibile dalla mente. La mente può descriverlo, applicargli un nome o una definizione; ma la parola, la descrizione, non è l'amore. Solo quando la mente è silenziosa conosciamo l'amore.
tratto da "Sull'amore e sulla solitudine"
Krishnamurti insiste spesso sulla questione delle parole, e dei suoi falsi significati. Per lui etichettare l'amore con una parola vuol dire in realtà che non si sta parlando affatto di amore. L'amore è uno stato dell'essere, si è in amore, si diventa amore, e una volta diventato amore in fondo non ci si può riconoscere in esso, perchè semplicemente lo si è. Non è un argomento semplice, non è facile diventare amore, non è semplice portare la mente, oggi giorno, ad essere silenziosa, non giudicante. Ma questo è ciò che dicono tutti i saggi, è Jiddu Krishnamurti per me lo è stato come pochi, un non-guru, davvero uno che non apparteneva a niente e che non voleva insegnare niente a nessuno ma far scoprire ogni cosa da soli.... come ogni frase di J.K., prendetela e fatene ciò che volete, interpretatela secondo le vostre esperienze di vita.
Un ribelle, per come intendo io questo termine, è un fenomeno spirituale. Il suo approccio è assolutamente individuale. La sua idea è questa: se vogliamo cambiare la società, dobbiamo cambiare l’individuo. La società in sé non esiste (…) Ovunque incontri qualcuno, incontri un individuo. Società non è altro che un nome collettivo privo di realtà, senza sostanza. (…) Nessuna rivoluzione è ancora riuscita a cambiare gli esseri umani, ma sembra che non ce ne siamo accorti. Ancora continuiamo a pensare in termini di rivoluzione, di cambiamento della società, del governo, della burocrazia, delle leggi, dei sistemi politici. Feudalesimo, capitalismo, comunismo, socialismo, fascismo: tutti, a loro modo, erano rivoluzionari, e tutti hanno completamente fallito, un fallimento inequivocabile perché l’uomo è rimasto lo stesso. (…). Il ribelle è tuttora una dimensione inesplorata. Dobbiamo essere ribelli, non rivoluzionari. Il rivoluzionario appartiene a una sfera terrena; il ribelle e la sua ribellione sono sacri. Il rivoluzionario non può stare da solo: ha bisogno di una folla, di un partito politico, di un governo. Ha bisogno del potere… e il potere corrompe. In particolare, il potere assoluto corrompe in modo assoluto. Tutti i rivoluzionari che sono riusciti a prendere il potere ne sono stati corrotti. Non sono riusciti a cambiare le antura del potere e le su istituzioni; il potere ha cambiato loro e la loro mente, corrompendoli. La società è rimasta la stessa, solo i nomi sono cambiati. (…) Il mondo ha conosciuto solo pochissimi ribelli. Ma ora è il momento: se l’umanità non riesce a produrre un gran numero di spiriti ribelli, i prossimi decenni potrebbero diventare la nostra tomba. Siamo molto vicini a quel punto di non ritorno.(…) Una discontinuità con il passato: questo è il significato della ribellione. La ribellione è una discontinuità. Non è né riforma né rivoluzione: semplicemente, ti sconnetti da tutto ciò che è vecchio, Le vecchie religioni, le vecchie ideologie politiche, il vecchio essere umano… ti stacchi radicalmente da tutto cò che è vecchio; riparti da zero, inizi la vita da capo. Il rivoluzionario cerca di cambiare il vecchio; il ribelle semplicemente ne esce, come il serpente che si lascia alle spalle la vecchia pelle senza mai guardare indietro. (…) Nei decenni a venire, o l’umanità scomparirà o sulla Terra farà la sua comparsa un nuovo essere umano con una visione diversa. Quel nuovo essere umano sarà un ribelle.
Non che ami particolarmente Fabio Volo, libri carini ha scritto ma nulla di ché, però questa citazione, questo pensiero è l'inno secondo me, all'amore vero, quello distaccato e al tempo stesso forte e indistruttibile.
Da Meditarci su
Con te sarò nuovo. Ti dico queste parole nel periodo migliore della mia vita, nel periodo in cui sto bene, in cui ho capito tante cose. Nel periodo in cui mi sono finalmente ricongiunto con la mia gioia. In questo periodo la mia vita è piena, ho tante cose intorno a me che mi piacciono, che mi affascinano. Sto molto bene da solo, e la mia vita senza di te è meravigliosa. Lo so che detto così suona male, ma non fraintendermi, intendo dire che ti chiedo di stare con me non perché senza di te io sia infelice: sarei egoista, bisognoso e interessato alla mia sola felicità, e così tu saresti la mia salvezza. Io ti chiedo di stare con me perché la mia vita in questo momento è veramente meravigliosa, ma con te lo sarebbe ancora di più. Se senza di te vivessi una vita squallida, vuota, misera non avrebbe alcun valore rinunciarci per te. Che valore avresti se tu fossi l'alternativa al nulla, al vuoto, alla tristezza? Più una persona sta bene da sola, e più acquista valore la persona con cui decide di stare. Spero tu possa capire quello che cerco di dirti. Io sto bene da solo ma quando ti ho incontrato è come se in ogni parola che dico nella mia vita ci fosse una lettera del tuo nome, perché alla fine di ogni discorso compari sempre tu. Ho imparato ad amarmi. E visto che stando insieme a te ti donerò me stesso, cercherò di rendere il mio regalo più bello possibile ogni giorno. Mi costringerai ad essere attento. Degno dell'amore che provo per te. Da questo momento mi tolgo ogni armatura, ogni protezione... non sono solo innamorato di te, io ti amo. Per questo sono sicuro. Nell'amare ci può essere anche una fase di innamoramento, ma non sempre nell'innamoramento c'è vero amore. Io ti amo. Come non ho mai amato nessuno prima... "
Questa è una canzone di Eugenio Finardi non so di preciso di quale anno sia però penso e credo che riassuma un pò il principio maschile , quel "vero uomo" di cui si parla dall'era moderna, quell'uomo che le donne cercano, adorano, contemplano, sognano. Un uomo normale ma con un potenziale in più rispetto alla maggioranza. Non l'uomo che non deve chiedere mai, in fondo la parola "vero uomo" non ha alcun significato, forse è meglio scrivere PRINCIPIO MASCHILE, il principio di un maschio che ha trovato o ritrovato, se stesso, la sua essenza, la sua natura. Un tema questo per me che è sempre stato molto affascinante, forse perchè in fondo un guerriero (maschio in questo caso ) non fa altro che ricercare la sua vera natura, la sua vera essenza di uomo.
UN UOMO (Eugenio Finardi) Lei non lo sapeva ma aspettava un Uomo Che la scuotesse proprio come un tuono Che la calmasse come un perdono Che la possedesse e fosse anche un dono
Era tanto tempo che aspettava l'Uomo Che la ipnotizzasse solo con il suono Di quella sua voce dolce e impertinente Che proprio non ci poteva fare niente
Che la fa sentire intelligente Bella, porca ed elegante Come se fosse nuda tra la gente Ma pura e santa come un diamante
Un Uomo dolce e duro nell'Amore Che sa come prendere e poi dare Con cui scopare, parlare e mangiare E poi di nuovo farsi far l'Amore
Per seppellirsi tutta nell'odore Che le rimane addosso delle ore Che non si vuole mai più lavare Per non rischiare di dimenticare
Che le ricordi che sa amare Un Uomo che sappia rassicurare Che la faccia osare di sognarsi Come non é mai riuscita ad immaginarsi
Un Uomo pieno di tramonti D'istanti, di racconti e d'orizzonti Che ti guarda e dice: "Cosa senti?" Come se leggesse nei tuoi sentimenti
Un Uomo senza senso Anche un po' fragile ma così intenso Con quel suo odore di fumo denso Di tabacco e vino e anche d'incenso
Impresentabile ai tuoi genitori Così coerente anche negli errori Proprio a te che fino all'altroieri Ti controllavi anche nei desideri
Tu che vivevi nell'illusione Di dominare ogni tua passione Tu che disprezzavi la troppa emozione Come nemica della Ragione
Non sei mai stata così rilassata Così serena ed abbandonata Così viva e così perduta Come se ti fossi appena ritrovata
Un Uomo dolce e duro nell'Amore Che sa come prendere e poi dare Con cui scopare, parlare e mangiare E poi di nuovo farsi far l'Amore
Il mestiere del genitore non è semplice, io non ho un figlio ma so gia che crescere una persona non è facile, insegnarle a vivere non è facile, la maggior parte dei genitori di oggi agisce nei due estremi, o sono completamente indifferenti alla vita dei propri figli, oppure considerano i propri figli come possessi da difendere con le unghie e risolvergli ogni problema possibile, in modo da compensare poi le loro mancanze, le loro infelicità. Questi sono la maggior parte dei genitori di oggi, avere dei figli non significa essere genitori, è ben altra cosa. E le difficoltà che i giovani di oggi incontrano nella società ne è l'esempio, le malattie psicologiche in aumento, quelle psico-somatiche, insomma tutto indice di ambienti familiari non giusti, perchè si è scoperto che la maggior parte dei disagi psicologici dei giovani deriva proprio da problemi nell'ambiente familiare. Chiunque voi siate e se abbiate un figlio, non educatelo, non risolvetegli ogni problema, insegnategli l'indipendenza da tutti, anche da VOI, soprattutto da VOI! fatelo per il suo bene.- Bond85
Il Vuoto è il punto di partenza. -- Per bere la mia acqua devi innanzitutto vuotare la tua coppa. Amico mio, lascia cadere le idee fisse e i preconcetti, e sii neutro. Sai perchè questa coppa è tanto utile? Perchè è vuota Fluire nel processo della vita. -- Non puoi bagnarti due volte nella stessa acqua, amico mio. Come acqua che scorre, la vita è in perpetuo movimento: non c'è nulla di fisso. Quali che siano i tuoi problemi in futuro, ricorda bene che non possono restare immutati, ma devono procedere insieme al tuo spirito. Altrimenti, tilascerai trasportare dalla superficialità o cercherai di solidificare ciò che eternamente fluisce. Per evitarlo, devi cambiare mantenendoti duttile, ricorda, una coppa è utile quando è vuota.
La vita è un continuo processo di relazione. -- La vita è un continuo processo di relazione; quindi esci da quel guscio di isolamento e di conclusioni precostituite, e mettiti DIRETTAMENTE in contatto con ciò che viene detto. Tieni presente che io non cerco la tua approvazione, nè voglio influenzarti, quindi non adattare la tua mente dicendo "questo è cosi" o "quello è cosi". Io sarò molto più soddisfatto se da ora in poi comincerai a ricercare da solo. La vita è, semplicemente.-- La Vita esiste in quanto vive attraverso di noi, senza ostacoli al suo fluire, poichè chi è vivo non è cosciente di vivere e, in ciò, è la vita ad essere viva. La vita vive, e nel suo fluire non sorgono domande: ciò accade perchè la vita è un presente vivo! Quindi, per goderla appieno, devi pensare che la vita è, semplicemente
Vita per amore della vita.-- Devi realizzare il fatto che tu semplicemente "vivi" e non "vivi per".
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