"Ascoltare è un'arte che non è facile acquisire, ma che porta con sè bellezza e comprensione profonda. Ascoltiamo dalle profondità del nostro essere, ma il nostro ascolto è sempre alterato da preconcetti o dai nostri particolari punti di vista. Non siamo capaci di ascoltare direttamente, con semplicità; in noi l'ascolto avviene attraverso lo schermo dei nostri pensieri, delle nostre impressioni, dei nostri pregiudizi....."Qui J.K. ci spiega semplicemente come ogni cosa che parte dell'esterno viene in qualche modo filtrata dalla nostra mente, dai nostri condizionamenti. Dalla nostra esperienza vissuta. Dal mio, ignorante, punto di vista, credo che non ci sia nulla da aggiungere, J.K. ha colto nel segno. Ma è possibile ascoltare davvero mi chiedo?
"Per poter ascoltare ci deve essere calma dentro di noi, un'attenzione distesa, e non deve esserci il minimo sforzo tendente ad acquisire qualcosa. Questo stato vigile e tuttavia passivo è in grado di ascoltare quello che è al di là dei significati delle parole. Le parole portano confusione; sono solo un mezzo di comunicazione esteriore, ma per trovarsi al di là del rumore delle parole è necessario ascoltare in uno stato di vigile passività. Coloro che amamo sono capaci di ascoltare, ma è estreamamente raro trovare chi sia capace di farlo. la maggior parte di noi è troppo occupata a raggiungere degli obbiettivi, a ottenere dei risultati; stiamo sempre cercando di andare oltre, di conquistare qualcosa, cosi non siamo in grado di ascoltare. Solo chi ascolta veramente può cogliere la melodia delle parole."Che bella questa ultima parte
J.K. forse ha ragione, per ascoltare sul serio ci vuole una mente meditativa, una mente che non sta sempre li a filtrare con i propri giudizi la melodia delle parole degli altri. Cosi che possiamo davvero ascoltare il suono, il significato, il tono, autentico. E' da un pò che ho scoperto J.K. Devo dire che il suo pensiero è illuminante sul serio. Meno paroliere per esempio, di Osho, più scientifico rispetto all'altro filosofo indiano. Certe volte, leggendolo, mi passa per la mente l'idea che J.K. parlava di un essere umano
troppo perfetto, impossibile da realizzarsi. Eppure, forse aveva ragione, aveva compreso che una mente calma e meditativa è una mente davvero sana e felice.Il tutto, ovviamente detto da un estremo ignorante di certo non illuminato, anzi
la parole citate sono di
JIDDU KRISHNAMURTI